Pensieri

Admin Messaggi : 167 Data di iscrizione : 02.08.10

Citazione :: pnj Ospite
MessaggioInviato: 30 Giu 2009 00:14 Oggetto: Pensieri
Gioxe era in piedi sulle mura di Massa. Il tramonto disegnava arabeschi rosso cupo sul marmo delle Alpi Apuane, incendiandolo di mille riverberi. Ai piedi delle mura le tende degli accampamenti militari fervevano di attività mentre si avvicinava l'ora del rancio serale. Poco più distante gli stallieri davano gli ultimi colpi di striglia ai cavalli, dopo averli riportati dal bagno al fiume. Quasi a voler imitare il cielo arrossato, le braci delle fucine brillavano in un ultimo barbaglio di fuoco; scintille lucenti si levavano dalle lame delle spade modellate dai colpi sicuri dei fabbri. Voli di rondini intrecciavano i loro garriti con lo stormire delle foglie dei larici.
Gioxe guardava tutto questo e pensava.
Lui era un uomo d'azione. Fossero battaglie di armi o di parole non importava ma questo stare fermi non riusciva a concepirlo.
-Avrei preferito che la guerra continuasse- si ritrovò a pensare. E questo lo sorprese poichè era sempre stato un uomo tranquillo. Ma era vero. Tutto, ma non questo stillicidio mortale di attese, avvertimenti, sobbalzi e poi di nuovo attese.
Si mise a pensare al suo Casato. Chissà cosa stava facendo Cai, a cosa pensava. Come stava ingannando il tempo Lu. E Aquila e Tato e Andrys, cosa inventavano per passare quel tempo immoto? E tutti gli altri?
Sedette su di un ceppo di quercia.
- Che bello sarebbe se potessi cogliere i pensieri dei miei cari con il mio pensiero. Forse, se mi concentro abbastanza, ci riuscirò. Forse qualcuno sentirà la mia voce lontana e mi farà eco con la sua.
E tornò a guardare il tramonto.

Cailin. Ospite
MessaggioInviato: 30 Giu 2009 07:29
Cailin. stava controllando che le riserve di cibo per l'esercito fossero adeguate, aveva saputo che anche suo cugino Gioxe era a Massa, eppure così inpegnata nel suo compito di logista, ancora non aveva avuto il tempo di incontrarlo.
Si spostò sulla soglia della tenda e guardò il cielo, la giornata ormai volgeva al termine, un'altra giornata di estenuante attesa, si diceva che nei "piani alti" si stesse cercando di corcordare la pace, questo era un bene, ma quelle attese interminali logoravano l'anima del più convinto dei soldati, e lei non era certo un soldato di professione.
La sua famiglia, i suoi amici, Mirandola tutta le mancavano, era stanca, ormai mancava da casa da troppo tempo, le sembrava di vivere in un mondo parallelo che si muoveva a rallentatore e questo la faceva essere ancora più impaziente.
In lontananza vide il comandante ScilaII che parlava con altri soldati, così si mosse per tornare ai suoi doveri, ma prima di farlo, guardò ancora una volta il tramonto:
"Vola Cai.. vola dai tuoi cari, vola alla tua città.. vola col tuo cuore a loro e continua a portarteli dentro" si disse per farsi forza, poi rientrò

Lucrezia59 Registrato: 21/03/09 16:42
Messaggi: 1215
Residenza: Mirandola
MessaggioInviato: 30 Giu 2009 09:21

lucrezia stava tornando verso casa dopo una giornata di lavoro.....
guardò il cielo...il tramonto con i suoi colori era qualcosa che le mozzò il fiato si fermò di colpo e sentì nella sua mente una voce.....
era quella di Gioxe, la sentì distintamente, sembrava fosse vicino a lei, mosse la mano quasi per cercarlo; ma si rese conto che era solo la sua anima che era il contatto con quella di Gioxe.
sentì con immenso dolore le pene che sentiva lui....
la lontananza da tutti loro...
la voglia di riprendere la propria vita in mano..
una lacrima le scese sul viso dalla troppa comozione che albergava in lei.
Gioxe, carissimo Gioxe, noi siamo sparsi per terre lontane...ognuno preso da compiti i piu diversi, ma i nostri cuori sono uniti dall'affetto e in certe occasioni le nostre anime riescono anche a comunicare. dobbiamo farci corraggio e sperare in tempi migliori. sono a Mirandola.. come una foglia al vento.... non so se dovrò ritornare a Modena... viviamo per ora tutti "fra parentesi" ma l'unica cosa che ci fà guardare al futuro con fiducia è la sicurezza della nostra amata famiglia.
Lucrezia si riprese dal torpore.... sperò che le sue parole arrivassero al cuore e all'anima del suo carissimo Gioxe, con la mente le mandò un abbraccio e un baciotto sulla guancia.
riprese la via verso casa, guardando i colori del tramonto che via via si facevano piu cupi lasciando il posto al buio della notte e alle mille stelle.

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